Crêpes mon amour: dove il glutine e la pazienza non servono

Le crêpes sono una ricetta facile e democratica. La versione base – senza glutine, senza lievito e vegana – mette d’accordo tutti, compresi palato e stomaco, e strizza l’occhio ai negati in cucina.

Le crêpes mon amour

Data la mia pigrizia – che potrei spacciare come essenzialità –, le crêpes sono per me una preparazione ideale, a basso tasso di fatica e di cottura.

La mia concezione di crêpes è molto basica e neutra: il sapore distintivo sarà da ricercare più nell’accompagnamento che nell’impasto.

Non solo: avendo io una gluten sensitivity conclamata, le crêpes sono anche un regno dove il glutine può essere estromesso senza difficoltà e senza smenarci in gusto e soddisfazione.

Facili, senza glutine e vegan

Primo segreto, di pulcinella: per fare una crêpe basta una farina qualsiasi e un po’ d’acqua, e una ciotola in cui mischiare tutto con una frusta o una forchetta, aggiungendo alla fine un pizzico di sale marino integrale.

L’impasto delle crêpes è una pastella piuttosto liquida, dove non si sente affatto la mancanza del glutine e del suo tipico effetto colloidale.

Secondo segreto: la crêpes valorizza una farina di buona qualità, qualunque essa sia. Non è necessario che sia una farina glutinosa. Come già scrivevo in questo post su come fare pane e affini in modo naturalmente gluten free, nelle preparazioni in cui non è richiesto un impasto compatto, ma è sufficiente una pastella liquida come nel caso delle crêpes, non si sentirà affatto la mancanza del glutine e del suo tipico effetto ‘colloidale’.

Idem per le uova: non servono. Dunque, nella sua versione base, la crêpes è una ricetta gluten free e vegana, che mette d’accordo un po’ tutti i regimi alimentari.

Fine. Non ci sono altri trucchi. Se ce n’è uno, semmai, è l’esercizio. Più avete alle spalle esperimenti e tentativi e più diventerete dei maghi in materia.

galettes-sarrasin
La crêpe di grano saraceno è tipica del mondo bretone. In questa foto le galettes bretonnes de sarrasin, la cui ricetta è di una semplicità disarmante. Pesco dal sito francese Recettes vegetales, che raccoglie ricette bio vegetariane e vegane.

Come farle

La miscela si fa a occhio, aggiungendo via via acqua tiepida e cercando di ottenere una pastella semiliquida che si lascia prender su bene con un mestolo o mestolino, che poi fa anche da dosatore.

Per cuocere: se siete amanti degli elettrodomestici potete usare una crepiera, altrimenti è sufficiente una padella antiaderente leggermente unta d’olio (bastano 2 gocce, ma è necessario di tanto in tanto ricostituire il velo di fondo).

Se vi piacciono a diametro piccolo, come a me, e se avete a disposizione una padella grande, ne potete fare 4 o 5 contemporaneamente, della dose di un mestolino ciascuna.

Fondamentale che la padella sia calda, in modo che la pastella si rapprenda subito; anche qui, se siete evoluti potete usare un attrezzo spargitore, altrimenti andate di polso (figurone) o di cucchiaio di legno (se cercate più un effetto razdora). Indispensabile anche la paletta per girarle, ed eventualmente rigirarle, finché non raggiungano la consistenza e la croccantezza desiderate.

Varianti ed esempi

La crêpes è il regno della creatività spiccia, dunque le possibilità sono infinite e la verifica della resa quasi immediata. Più volete che la crêpes sia neutra e meno intervenite; poi, quando vi stufate della versione base, ci giocate dentro. Io per esempio rimango sempre molto essenziale, soprattutto se sono crêpes destinate alla colazione.

Piccole crêpes di grano saraceno.
Ecco le mie crepine facili facili di grano saraceno. Più le cuoci e meno sono spugnose. Di questa foto dovrei un po’ vergognarmi, ma invece la pubblico perché rende l’idea e fa capire che sono fattibili – detto da una che in cucina privilegia la praticità.

Tipi di farine: restando nell’ambito del naturalmente senza glutine, ho provato a farle con farine di saraceno, riso, castagne, mais, ceci, lenticchie o anche mischiandole tra loro in proporzioni variabili. Vedi sotto la regola del 2.

galetvegan
Ricetta di Alessia del Pan di zenzero: Crêpes di saraceno vegan, senza glutine e senza uova.

Per variare, si può arricchire l’impasto con un trito di frutta secca (mandorle, nocciole, noci, pinoli ecc.) o altri aromi, erbe, spezie. In alternativa, le stesse cose possono costituire una guarnizione facile e di sicuro effetto.

Per addolcirle naturalmente, al posto dell’acqua si possono usare anche latte di riso o di mandorle (che io faccio con il mio estrattore, seguendo le istruzioni di Claudia Cois, applicabili anche a tanti altri tipi di semi, dalla canapa al sesamo al girasole).

Se vuoi renderle leggermente più sfiziose, prova a mettere nell’impasto un po’ d’olio (meglio nell’impasto che in padella; lì anzi stai prudentissimo, altrimenti friggi!).

Regola del 2: se nella panificazione vale la regola del 3, cioè il pane viene meglio se si abbinano 3 tipi di farine diverse, qui vale la regola del 2, sono cioè efficaci gli abbinamenti di 2 tipi di farine diverse, magari una dal sapore più caratteristico (saraceno o castagne) e l’altra dal sapore più neutro (avena o riso).

Se hai tempo: lascia riposare l’impasto almeno mezz’ora.

* * *

In ogni caso, fatte così o cosà, a me le crêpes hanno risolto la vita.

Foto di copertina: ©Kentberry Says, Gluten free vegan crêpes.

2 commenti su Crêpes mon amour: dove il glutine e la pazienza non servono

  1. Felice di vedere che sei un po’ piacentina come me. Io ho scoperto le crepes al mare e adesso le farò per soppiantare la solita colazione con biscotti . Michela

    1. Ciao Michela, piacere. Un po’ di piacentinità non guasta mai :-D
      Anch’io trovo che le crêpes siano una soluzione ottimale: basiche, veloci e non gonfiano. Versatili dal dolce al salato.
      Le versioni senza glutine – di ceci o altri legumi, per non parlare di quelle di castagne – sono un’opportunità non da poco per celiaci, intolleranti, saturi di grano.
      A presto!

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