Vini senza solfiti aggiunti: facciamo chiarezza
I solfiti fanno male o il marketing del ‘senza’ ha colonizzato anche il mondo del vino? Piccola guida per orientarsi su un tema tanto controverso, quanto oscuro per la maggior parte di noi bevitori.
Cosa significa vino naturale? È una delle questioni più spinose che mi sia capitato di affrontare, anche perché questo termine non sempre coincide con quello di vino biologico o biodinamico, cui può a volte sovrapporsi e a volte no.
Per vino naturale in genere si intende il vino prodotto da uve sane, senza veleni in vigna né in cantina, ma anche senza additivi o coadiuvanti (fatta eccezione per poca solforosa) né adulterazioni o interventi spinti nei processi di vinificazione. Alcuni sinonimi: vino vero, sincero, onesto, libero.
Si tenga anche conto che il vino è uno dei pochi alimenti dove in etichetta non è obbligatorio indicare gli ingredienti; dunque a volte il rischio è che, oltre all’uva, ci sia una miriade di ingredienti insospettabili, pur consentiti dalla legge.
I solfiti fanno male o il marketing del ‘senza’ ha colonizzato anche il mondo del vino? Piccola guida per orientarsi su un tema tanto controverso, quanto oscuro per la maggior parte di noi bevitori.
Caro contadino, se hai cura dell’ambiente e del territorio, tu non vendi solo un prodotto, ma anche e soprattutto un servizio. Mi aspetto che tu, per primo, ne sia cosciente.
Adesso tutti fanno bio perché è di moda e crea fatturato. Ma specialmente nel vino, ‘bio’ vuol dire ancora poco. Provo a spiegare perché, grazie a Giovanni Bietti.