L’agricoltura biologica è sostenibile?
Ho provato a chiedere a un contadino biologico se il suo sistema di produzione è davvero sostenibile, sul piano energetico, ambientale ed economico. Ecco le risposte.
Qui è dove voglio dare voce ai produttori, cioè far parlare chi il cibo lo coltiva. Va bene confrontarsi con i nutrizionisti, i dietisti, gli chef: sono tutti punti di vista e competenze utili. Ma forse conviene iniziare ad ascoltare anche i contadini e gli artigiani, perché ho il sospetto che ci sia molto da imparare e da capire da chi ha le mani in pasta e nella terra.
Ho provato a chiedere a un contadino biologico se il suo sistema di produzione è davvero sostenibile, sul piano energetico, ambientale ed economico. Ecco le risposte.
Il parere di Fabiola Dettori sulla protesta del latte: una contadina sarda che crede nell’economia di rete e di territorio, e conosce bene il suo popolo, che «difficilmente si unisce per qualcosa».
Fino agli anni Cinquanta la farina di castagne era alla base della dieta quotidiana. Ci si facevano polenta, pane, dolci. Oggi avercene! Teniamoci stretto chi la produce.
La piccola agricoltura artigianale piace tanto, finché non si parla di prezzo. Tra il fatto a mano e il sottocosto dell’industria c’è una bella differenza.
La comunità dell’economia reale e locale – basata sull’incontro tra il sapere contadino e l’acquirente appassionato, che sceglie di comprare conoscenza, oltre che prodotti – è potenzialmente solida e vitale, ma ha bisogno di acquisire spazi condivisi. Il ruolo di produttori e consumatori nella visione ‘agrarianista’, a partire da uno spunto di Wendell Berry. In ogni … Leggi tutto
Quanto costa un chilo di onesto lavoro contadino? Siamo disposti a riconoscere un prezzo equo a chi produce? Conviene prima capire alcuni meccanismi commerciali.
Molti avranno visto Report qualche sera fa… Il bio vive un momento di ribalta e nella corsa all’ultima moda i grandi avvistano montagne di soldi e si buttano.
Un appuntamento come tanti ne vorremmo, in cui si parla di agricoltura ‘altra’ (cioè sana e sensata) a partire, per una volta, dalla viva voce dei protagonisti.
Daniele, esperto di autoproduzione, ci offre il suo decalogo per una dieta salutare e ragionata, senza estremismi.
Non avrei potuto dirlo meglio. Solo leggendo questo post di Vea ho capito perché resisto ad andare a Expo, file a parte.
Il lavoro della terra viene spesso idealizzato. Complice anche la crisi generale, che gli impone di rappresentare una speranza di riscatto e sostentamento.