Tagliatelle con pesto di fave e burro di mandorle (vegan)
Quando ho fatto assaggiare questo piatto a mia madre, la prima domanda è stata: «Ma ci hai messo del parmigiano, vero?!» «Eh no, mamma, sono proprio le mandorle!»
Il grano Cappelli – una varietà selezionata per incrocio dal genetista Nazareno Strampelli all’inizio del XX secolo, ma dedicata a un senatore dell’allora Regno d’Italia – rappresenta oggi uno dei maggiori rappresentanti dei cosiddetti ‘grani antichi’ o per meglio dire in questo caso ‘vecchie varietà’ (termine che mutuo da un articolo chiarificatore di Claudia Renzi, GranoSalis).
Il Cappelli, che appartiene alla famiglia dei grani duri, tipici degli areali del Sud, ha caratteristiche nutrizionali di grande pregio: è a basso tenore di glutine, ha una discreta quantità di proteine, fibre, vitamine e sali minerali e – cosa importantissima – è molto ben tollerato anche dai gluten sensitive (non celiaci).
Scopri dove trovare grano duro Senatore Cappelli sulla Guida di ConsideroValore
Quando ho fatto assaggiare questo piatto a mia madre, la prima domanda è stata: «Ma ci hai messo del parmigiano, vero?!» «Eh no, mamma, sono proprio le mandorle!»
La storia dell’appalto esclusivo sul seme del grano Cappelli è preoccupante, ma più complessa di come la si racconta in giro. Ecco la mia sintesi: ci stanno fregando.
È scientificamente provato che i bambini preferiscono i biscotti fatti in casa al finto ovetto di cioccolato con sorpresa, e l’orto ai videogiochi. Non ci credete? Ecco le prove.