Grano Cappelli: cosa cambia con la licenza esclusiva sulla semente
La storia dell’appalto esclusivo sul seme del grano Cappelli è preoccupante, ma più complessa di come la si racconta in giro. Ecco la mia sintesi: ci stanno fregando.
È boom dei cereali antichi, quelli sani e più rustici che si usavano prima dell’avvento dell’agroindustria, quando il consumo ‘di massa’ diventa un obiettivo su scala nazionale e globale.
A partire dagli anni Cinquanta infatti sono stati via via predilette varietà di cereali a fusto più basso (non suscettibile di allettamento, che è un problema in fase di mietitura) e più produttive, cioè con una resa maggiore di quintali per ettaro. Questi apparenti vantaggi, uniti all’utilizzo della macinazione industriale (che ha portato alla produzione di farine raffinate – termine che infatti nasce come positivo – e spesso forzate per una migliore lavorabilità), si sono accompagnati a una drastica riduzione della qualità nutritiva e, con tutta probabilità, al diffondersi delle intolleranze.
Tra i frumenti antichi oggi recuperati grazie a coraggiose filiere locali ci sono, tra i grani duri il grano Cappelli e i grani siciliani (timilia, russello), tra i grani teneri il verna, l’autonomia, il gentilrosso e altri, a seconda dei territori, cui sono strettamente legati.
Nel mondo del granturco, sono mais antichi l’ottofile, il pignoletto, il marano, il quarantino, lo spin, il rosso e tantissimi altri.
Tutti questi cereali godono di migliore digeribilità e hanno maggiori pregi nutrizionali rispetti ai corrispettivi più recenti.
Scopri dove trovare grani antichi sulla Guida di ConsideroValore
La storia dell’appalto esclusivo sul seme del grano Cappelli è preoccupante, ma più complessa di come la si racconta in giro. Ecco la mia sintesi: ci stanno fregando.
Più che mediterranea, la nostra è la dieta delle 3 P (pane, pasta, pizza), drogata di grano e di glutine. Ma c’è una buona notizia: il glutine non è tutto uguale.
I segreti delle farine di mais, svelati grazie all’intervista con un piccolo produttore ferrarese di mais tradizionale (non ibrido).