Con il tempo ho capito che l’agricoltura non è un’attività naturale, ma culturale. È un lavoro pienamente umano, che interferisce con la natura e la inclina ai propri bisogni.
A proposito di certificazione bio
La certificazione biologica è un requisito necessario? Secondo alcuni produttori sì: è il punto di partenza insindacabile da cui iniziare a confrontarsi e ragionare. Secondo altri no, è un sistema in cui il controllato paga il proprio controllore e in cui i paletti sono più formali-burocratici che di vera sostanza.
Un’altra obiezione è che il costo di certificazione debba gravare su chi rispetta l’ambiente, cioè sui virtuosi: e se invece fossero tutti gli altri a dover pagare di più? E magari a essere segnalati in etichetta come ‘non biologici? Il dialogo è aperto – e noi consumatori continuiamo a sognare.
È logico, è bio. Se però conosci i produttori
Tutto ciò che è buono è bio? E tutto ciò che è bio è buono? È una questione di soglie di attenzione.
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