Crostini con paté di tarassaco

Se in questo periodo vi state cimentando nella ricerca di erbe spontanee – che vi consiglio di cogliere in campagna, lontano dalle strade, dai parchi giochi e dai campi coltivati, in modo da essere sicuri che non abbiano traccia di inquinanti o diserbanti –, scoprirete che il tarassaco è una delle più frequenti e riconoscibili. Fiorisce da febbraio a giugno.

Tarassaco è il nome signorile, quelli volgari sono:

  • dente di leone, in base alla forma delle foglie, lobato-dentate
  • soffione, per la forma a “pappo” dei semi, che il fiore a un certo punto, trasformandosi, produce (bravo chi riesce a spargerli tutti in un soffio solo, un po’ come con le candele), garantendo così la sua propria disseminazione, detta anemocòra, cioè affidata al vento. In pratica il seme ha delle ali pelose, che ne garantiscono il viaggio e la diffusione. Ah, la natura!
  • piscialletto, per le proprietà diuretiche e drenanti. Se volete essere più chic, usate il francese pissenlit.

È depurativo dei reni e del fegato e bendispone la digestione. Contiene inoltre calcio, potassio, vitamine C e A; ma anche fibra e inulina (come il topinambur), che in questa bassa dose sono anche blandi regolarizzatori intestinali. Se spezzate le foglie, uscirà un liquido biancastro.

Ha un gusto leggermente amarognolo, simile a quello delle cicorie (alla cui famiglia appartiene), ma più dolce. Si presta all’utilizzo cotto e crudo. Di seguito trovate la mia proposta per un facile pesto di foglie a crudo, ottimo sia per crostini che per condire la pasta o altri cereali. Scommetto che vi sorprenderà :)

Premessa: T = tazza
Chef Giovanna Ligutti

Ingredienti

  • 1 T (240 ml) foglie di tarassaco giovane
  • 1/4 T (60 ml) anacardi o mandorle
  • 10 olive
  • 1 dattero
  • olio di oliva extravergine
  • sale
  • 1 cipollotto (parte verde)
  • 1/2 limone (succo e scorza)

Istruzioni

  • Tritate grossolanamente le foglie di tarassaco. 
    Grattuggiate la scorza di limone e spremetene il succo. 
    In un frullatore potente inserite gli anacardi e tritarli a farina. Aggiungete il resto degli ingredienti e infine olio a filo, poi frullate fino a ottenere un paté della consistenza del pesto. 
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Potete utilizzare questo pesto su crostini di pane o polenta oppure per condire la pasta o i cereali in chicco.

Se invece volete provare una ricetta facile con il tarassaco cotto, ho preparato per voi il Tarassaco in padella con uvetta e pinoli, ottimo contorno o condimento per un piatto di cereali integrali.

Foto di copertina: Michele Zanetti, San Donà di Piave VE. Foto centrale: www.animateur-nature.com. La foto del paté è stata fatta a un mio corso, mettendo in pratica questa ricetta :-)

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